Zero waste significa letteralmente zero rifiuti e si tratta di una filosofia di vita, amica dell’ambiente, basata sull’idea che il miglior modo per vivere in maniera ecosostenibile sia ridurre al minimo il proprio impatto sulla Terra.Limitando la quantità di spazzatura prodotta e riutilizzando i propri rifiuti come materie prime seconde. In tal modo questi ultimi non diventano inutili scarti ma si trasformano in risorse.
È una forma silenziosa di ribellione contro il consumismo. In primo luogo il rifiuto degli oggetti che hanno vita breve e quindi: riduzione dell’utilizzo di cose usa e getta. L’obiettivo ultimo è azzerare gradualmente il ricorso a inceneritori e discariche.
Questo pensiero coinvolge ogni sfera della vita. Dal gesto semplice di fare la spesa sfusa (evitando packaging e borse di plastica), alla scelta dei cosmetici ecosostenibili che una volta dispersi nello scarico e nei mari non nuocciano alla salute dell’ecosistema marino che, se sopravvive, poi finisce sulle nostre tavole.
Lo #zerowaste in famiglia
Senza andare troppo lontano, questa filosofia ci riporta ai tempi in cui si faceva più attenzione alle risorse a disposizione. A quando si riconsegnavano i vuoti delle bottiglie di vetro e ai cassetti delle nonne pieni di sacchetti del pane ripiegati. E’ in famiglia infatti che va coltivato questo stile di vita ed i genitori sono i primi inconsapevoli promotori dello #zerowaste quando raccomandano di spegnere la luce, non sprecare il cibo, chiudere il rubinetto, utilizzare i prodotti fino all’ultimo, riutilizzare i vecchi indumenti come stracci.
E’ ormai una certezza il fatto che se non limiteremo il consumo e l’abuso nella plastica, nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci. Cosa possiamo fare?
#boicotalplastic
Da lunedì 3 a domenica 9 giugno boicottiamo tutti i prodotti alimentari che sono imballati nella plastica. Questo è l’appello di Zero Waste Spain che ha organizzato una settimana di #boicotalplastic, cioè una vera e propria ribellione al cibo avvolto appunto nella plastica.
L’obiettivo e’ spingere le aziende alimentari alla ricerca di alternative all’involucro di plastica.
In questa settimana provate a prestare attenzione a quello che comprate quando andate a fare la spesa. Si tratta di una piccola azione, ma che condivisa potrebbe valere molto.
#PlasticFreeDay
Se non ve la sentite di stare una settimana senza plastica, iniziate con un giorno solo. L’Associazione Marevivo, attiva da già da diversi anni per accrescere l’attenzione e il coinvolgimento dell’opinione pubblica e dei media verso la salvaguardia di del mare, chiama tutti all’azione il 4 giugno.
Chiedono a tutti di rinunciare alla plastica usa e getta per 24 ore e di condividere foto e video sui social con l’hashtag #PlasticFreeDay. Una sfida in cui ognuno può essere creativo perché l’alternativa esiste ed è possibile sostituire la plastica con altri materiali come vetro, ceramica, legno e acciaio. Per salvare il Pianeta, dobbiamo impegnarci tutti perché basta un piccolo cambiamento nella nostra vita quotidiana per generare un vero e proprio movimento plastic free.
5 Suggerimenti per una giornata Plastic Free:
1. La borraccia
Le bottigliette d’acqua in plastica usa e getta sono uno dei principali rifiuti che si trovano sulle spiagge o in mare. Invece di acquistarle al bar o al distributore, porta con te una borraccia riutilizzabile.
2. Piatti, posate e bicchieri
Le stoviglie in plastica non si possono riciclare e sono tra i rifiuti più inquinanti. Se proprio non è possibile rinunciare all’usa e getta, si può optare per una scelta più ecologica come ad esempio la carta.
3. Lo shopper
È pratico, comodo e capiente: quando vai a fare la spesa, evita di farti dare inutili sacchetti. Porta invece con te una borsa in tela o in altro materiale riutilizzabile.
4. La spesa
Evita gli inutili imballaggi e compra prodotti sfusi ogni volta che puoi: in Italia sono sempre di più i negozi e supermercati che mettono a disposizione dei dispenser per riempire i propri recipienti con i prodotti senza imballaggio, in modo da ridurre al minimo gli sprechi e l’inquinamento.
5. Il barattolo
I barattoli di vetro sono un ottimo sostituto economico di qualsiasi contenitore di plastica. Possono essere utilizzati come porta-pranzo oppure come contenitore per conservare i cibi nel frigorifero.
E per continuare sull’onda dello zero waste e della riduzione dell’impatto ambientale ecco qualche altro suggerimento:
Non vi preoccupate perché il mondo non ha bisogno di una manciata di persone che applichino la filosofia zero waste in modo impeccabile, ma di milioni di persone che si impegnino nella riduzione dei rifiuti facendo del loro meglio.
Testi raccolti da www.retezerowaste.it e www.marevivo.it