La mindfulness per i bambini: cos’è e come praticarla in casa

Mindfulness è portare l’attenzione al momento presente, momento per momento, intenzionalmente e senza giudicare.” Questa è la definizione classica di Kabat Zinn, padre della Mindfulness.

Diverse ricerche hanno dimostrato i benefici di questa pratica su bambini e adolescenti, proprio perché migliora la capacità di prestare attenzione, di calmare l’agitazione e di dare strumenti per prendere decisioni migliori.

Cos’è la Mindfulness e da che età è praticabile

La capacità di essere consapevoli ora, con un atteggiamento grato e aperto. Senza pensare troppo al passato o angosciandosi per il futuro. Questa è la mindfulness. In un mondo che corre, avvicinare i proprio figli a questa disciplina può aiutarli a capirsi meglio, ascoltarsi, comunicare, rispettare sé e gli altri. Educando l’intelligenza emotiva e diminuendo l’ansia.

Se ci domandiamo a quale età è opportuno iniziare con la mindfulness possiamo dire che i 3 anni sono senz’altro uno dei momenti più adatti per farlo.

Come possiamo introdurre questa disciplina ai bambini? Con dei piccoli giochi che si possono improvvisare nella vita quotidiana.

Il gioco: strumento per proporre la mindfulness ai bambini

La mindfulness per bambini ha come obiettivo principale suscitare la loro curiosità, la loro attenzione. Fare in modo che il loro senso di meraviglia non finisca mai, far loro cogliere particolari nuovi del mondo che li circonda nella loro quotidianità.

Giocare in modo mindful

Iniziamo nel creare le condizioni adeguate per poter giocare in modo mindful. Facciamo nostri i tre “principi guida”:

fare una cosa per volta mantenendo la giusta attenzione;

condividere un’attività con un genitore che non abbia la testa altrove;

non fare sempre tutto di fretta. Se vogliamo un bimbo concentrato, interrompiamolo il meno possibile.

Attività di mindfulness per bambini

Vi segnaliamo alcune attività molto semplici da proporre ai bambini che meglio di tante spiegazioni possono avvicinarli concretamente alla pratica della mindfulness sviluppando divertimento e meraviglia.

Caccia all’oggetto (perduto)

Nel tragitto per andare a scuola, chiediamo al bimbo di osservare lo spazio intorno a sé e di nominare almeno tre cose (per esempio, albero, casa o nuvola), per poi sceglierne una. Facciamo anche alcune domande sulla qualità dell’oggetto: di che colore era? Che forma? Tornando poi da scuola, si può proporre una variante, puntando l’attenzione non sulle cose che si ricordano, ma sulle eventuali cose che ha dimenticato. Che oggetti aveva quindi scelto la mattina? Facciamo notare che cosa è andato perduto, le cose dimenticate. E’ un gioco ottimo come esercizio di memoria. Non deve essere una prestazione.

Il clima e le emozioni

Per insegnare a riconoscere le proprie emozioni si può proporre di mettere in relazione alcuni stati, come la tristezza, la rabbia o la gioia, con il clima. Per farlo possiamo  incoraggiare i bambini a realizzare il gioco dei meteorologi.

  • Devono chiudere gli occhi e chiedersi: “Che clima c’è dentro di me? Se c’è il sole, vuol dire che sto bene, se c’è un acquazzone è perché sono triste, se c’è un temporale significa che sono arrabbiato “.

Come un equilibrista

Disegnate una striscia per terra (con lo scotch di carta se siete in casa, con i gessetti se siete all’aperto). Il bambino deve percorrerla mantenendo l’equilibrio di passo in passo. Il bimbo deve immaginare di essere un equilibrista e di avere degli spettatori che lo stanno guardando. Prima deve respirare, mettere davanti un piedi. Respirare e girarsi a salutare gli spettatori. Respirare ancora. Sentire il proprio corpo mentre fa un altro passo. Alla fine del percorso, salta giù dalla pedana.

Attività per la sera

Portare attenzione al respiro per un bambino può essere un concetto un po’ astratto. Ma se chiediamo loro di sentire la loro pancia che sale e che scende, magari mettendo un peluche sulla pancia, mentre stanno sdraiati, la loro attenzione sarà molto più focalizzata.

  • L’ora di andare a letto è quasi sempre un momento perfetto per insegnar loro a respirare in modo rilassato.
  • Il bambino deve mettere il suo peluche o la sua bambola sull’addome.
  • Poi deve inspirare attraverso il naso contando fino a 4, ma osservando al contempo anche come sale il suo addome, assieme al suo peluche.
  • Deve trattenere l’aria per 3 secondi e poi espirare attraverso la bocca, guardando il peluche che scende verso il basso.

Il momento di andare a letto è un buon momento per la pratica mindfulness. Può essere usato per un breve Body Scan, in cui accompagniamo i bambini a portare l’attenzione a tutto il corpo, in maniera progressiva, parte per parte, iniziando dal piedi sinistro (chi ha praticato il Body scan sa che resistere al sonno è quasi un’impresa!)

Il consiglio finale: fate un po’ di decluttering

Spesso la cameretta è iperstimolante, piena di giocattoli ed è eccitante sul sistema nervoso del bambino. Quindi sistemate la casa e la cameretta di vostro figlio. Rendetela accogliente e non piena zeppa di cose. Un consiglio che può anche funzionare è tenere uno spazio vuoto “per il futuro”, per quello che dovrà arrivare ancora in casa. Scegliete quindi di svuotare una libreria, un cassetto e di lasciare sempre un pezzetto vuoto. Evitare che sia tutto pieno spiegando che quello è per il futuro. C’è ancora una storia ancora da scrivere, un disegno da appendere, qualcosina da prendere. E quello spazio è fatto apposta per quello che deve ancora arrivare.

Libri di mindfulness con esercizi giochi e attività per bambini e genitori

Oggi sono Nuvola

Quando parliamo di mindfulness ci riferiamo a uno stato di piena consapevolezza del momento presente: è apertura alla vita, alle emozioni e alle sensazioni così come si presentano istante dopo istante, respiro dopo respiro. Non si tratta di riparare qualcosa di rotto, ma di creare qualcosa di nuovo sulle potenzialità esistenti. I bambini di oggi sono coinvolti in numerosi impegni e anche loro possono avvertire lo stress della quotidianità: scuola, compiti, sport, eccesso di obblighi, rapporti con coetanei, genitori e fratelli. La mindfulness può insegnare a essere più calmi, capaci di concentrarsi, abili a gestire e superare le piccole o grandi difficoltà della vita, esperti nell’affrontare lo stress per poter godere pienamente di ogni istante. Scritto con un linguaggio semplice e scorrevole, rivolto direttamente ai bambini tra i 7 e i 12 anni, “Oggi sono nuvola, domani arcobaleno” suggerisce in maniera facile e divertente semplici esercizi, giochi, schede da completare, storie per riflettere e mandala da colorare, per insegnare ai più piccoli l’importanza della consapevolezza e della presenza mentale, per crescere più sereni, felici e sicuri di sé. Età di lettura: da 7 anni.

Calmo e attento come una ranocchia. Esercizi di mindfulness per bambini (e genitori)

Come piccoli adulti in miniatura, i bambini oggi sono spesso sovrastimolati e carichi di impegni. Per aiutarli a fermarsi, a ritrovare la calma e l’attenzione, Eline Snel ha ideato una forma semplice di meditazione, che consente loro di diventare consapevoli del corpo, delle emozioni e di essere più in armonia con gli altri. Questo libro con tante attività e audio scaricabili da fare da soli o con l’aiuto di un adulto, sarà per i suoi piccoli lettori una guida preziosa che li accompagnerà per tutta l’infanzia. Con 5 storie di Marie-Agnès Gaudrat. Età di lettura: da 5 anni.

Respira

Mamma, non riesco a dormire! Perché? Non lo so… Sono nervoso e la mia testa non la smette di pensare, pensare e pensare… Vuoi che ti insegni a respirare? R E S P I R A R E ? Io so già respirare! Ma ti sei mai fermato a vedere come lo fai? Da dove l’aria entra ed esce, se si riempie di più la pancia o il petto, se lo stai facendo lentamente o velocemente… Età di lettura: da 4 anni.

Semi di felicità

Semi di felicità è un invito a costruire insieme ai bambini un percorso volto al benessere fisico e spirituale; per insegnare il rispetto, la compassione, la consapevolezza. A cura di Thich Nhat Hanh e della Comunità di Plum Village.

Infine un consiglio per i genitori

Il genitore consapevole

Essere genitori consapevoli è un compito arduo, impegnativo e a volte stressante. Ma è importante, perché il modo in cui viene svolto influenza in misura decisiva il cuore, l’anima e la coscienza dei nostri figli da adulti. Questo manuale presenta una via saggia e convincente per coltivare quella consapevolezza, offrendo una serie di nuove prospettive illuminanti: abituarsi a immaginare il mondo dal punto di vista del bambino; intuire come ci vedono i nostri figli, come percepiscono i nostri gesti, le nostre parole; esercitarsi a considerare perfetti i propri figli per come sono e non per quello che vorremmo che fossero e, quindi, riconsiderare le nostre aspettative su di loro. Con linguaggio semplice e l’analisi delle svariate problematiche legate alla crescita del bambino e dell’adolescente, gli autori intendono dare un aiuto concreto a tutti i genitori.