Dopo 7 settimane di scuola chiusa e reclusione tra le mura domestiche è lecito iniziare a fare un bilancio.
La diffusione del Coronavirus sta travolgendo le nostre vite in ogni loro aspetto. Chiusi in casa, ognuno separato ma tutti uniti da un unico nemico e un unico obiettivo, viviamo vite parallele a quelle a cui siamo abituati.
Nei giorni scorsi è circolata una lettera, condivisa da molte star sui social e inizialmente erroneamente attribuita a Bill Gates, su quello che dovremmo imparare da questa situazione di emergenza.
Non si sa in realtà di chi siano queste parole, ma la sostanza che contengono è da leggere attentamente e tenersi stretta per quando tutto questo sarà finito. Perché questa estrema esperienza di vita non sia stata vana.
Che cosa ci ha insegnato veramente il Coronavirus (COVID-19)?
1 – Ci sta ricordando che siamo tutti uguali davanti a una situazione di crisi, indipendentemente dalla nostra cultura, religione, occupazione, situazione finanziaria o dalla nostra fama. Questa malattia ci tratta tutti allo stesso modo, e forse dovremmo iniziare a farlo anche noi. Basta pensare alle persone famose che sono state infettate dal virus, il detrattore Boris Johnson, il Principe Carlo d’Inghilterra, la star Tom Hanks.
2 – Ci sta ricordando che in qualche modo siamo tutti collegati, e che se qualcosa colpisce noi avrà effetto anche su altre persone. Ci sta ricordando che i falsi confini che abbiamo creato hanno poco valore perché questo virus non ha bisogno di un passaporto. E mentre ci opprime per questo breve periodo di tempo, ci sta ricordando di coloro che hanno passato la loro intera vita a subire oppressioni.
3 – Ci sta ricordando quanto sia preziosa la nostra salute anche quando non ce ne rendiamo conto e la trascuriamo mangiando cibo povero di nutrienti e acqua potabile contaminata da sostanze chimiche. Se non ci prendiamo cura della nostra salute ci ammaleremo.
4 – Ci sta ricordando che la vita è corta e che quindi dobbiamo fare ciò che è più importante, cioè aiutarci a vicenda, e specialmente aiutare coloro che sono anziani o malati. Il nostro scopo nella vita non è comprare rotoli di carta igienica.
5 – Ci sta ricordando quanto è diventata materialista la nostra società e come, in momenti di difficoltà, riscopriamo gli elementi essenziali di cui abbiamo veramente bisogno (cibo, acqua, medicine), in contrapposizione ai lussi a cui talvolta inutilmente diamo valore.
6 – Ci sta ricordando quanto sia importante la nostra vita familiare e quanto invece la trascuriamo giorno dopo giorno. Ci sta costringendo a tornare nelle nostre case in modo da ricostruire i nostri rapporti e rafforzare il nostro nucleo familiare.
7 – sta ricordando che il nostro vero lavoro non è effettivamente il nostro lavoro, perché quello che facciamo non è ciò per cui siamo stati creati. Il nostro vero lavoro è prenderci cura gli uni degli altri, proteggerci a vicenda e giovarci a vicenda.
8 – Ci sta ricordando di tenere sotto controllo il nostro ego, perché non importa quanto grandi pensiamo di essere o quanto grandi siano gli altri, un virus può fermare tutto il nostro mondo.
9 – Ci sta ricordando che il potere di libero arbitrio è nelle nostre mani.Possiamo scegliere di cooperare e aiutarci a vicenda, condividere, dare, aiutare e sostenerci l’un l’altro, o possiamo scegliere di essere egoisti, accumulare, prenderci cura solo di noi stessi. È vero che sono le difficoltà a mettere in risalto i nostri veri valori.
10 – Ci sta ricordando che possiamo essere pazienti o che invece possiamo farci prendere dal panico.Possiamo capire che questo tipo di situazione è già accaduta molte volte nella storia e che presto o tardi passerà, oppure possiamo andare nel panico e vedere questo momento come la fine del mondo e, di conseguenza, causarci più problemi che benefici.
11- Ci sta ricordando che questa sì può essere la fine, ma anche un nuovo inizio.Questo può essere un momento di riflessione e comprensione, in cui riusciamo a imparare dai nostri errori, oppure può essere l’inizio di una spirale che continuerà fino a quando finalmente impareremo la lezione a cui siamo destinati.
12 – Ci sta ricordando che la nostra Terra è malata.Ci sta ricordando che dobbiamo analizzare il tasso di deforestazione con la stessa urgenza con cui sono spariti tutti i rotoli di carta igienica. Noi ci stiamo ammalando perché la nostra casa, la Terra, è ammalata.
13 – Ci sta ricordando che dopo ogni salita, c’è sempre una discesa. La vita è un processo ciclico, e questa che stiamo vivendo è solo una fase di questo ciclo. Non abbiamo bisogno di andare nel panico, anche questo momento passerà.
14 – Mentre in molti vedono il Coronavirus come un immenso disastro, io preferisco vederlo come un *momento di correzione*. È venuto per ricordarci delle lezioni importanti che sembravamo aver dimenticato, e ora spetta a noi impararle per il futuro».
Perché possiamo uscire da questa emergenza persone migliori di quelle che eravamo quando siamo stati colti alla sprovvista, teniamo a mente questi insegnamenti e gli altri che verranno. Perché questa pandemia possa essere un acceleratore di risveglio.
Testo rielaborato a partire dall’articolo di Miriam Tagini su Grazia.it del 24 Marzo 2020